C’era una volta il giardino dei limoni.

Nel giardino dei limoni la piccola Teresa coltivava l’idea di sviluppare la sua arte: dapprima come apprendista, poi come titolare, diventò una parrucchiera e mise su famiglia.

Mimino, marito di Teresa, curava quel giardino mentre i figli piccolini si rincorrevano tra gli alberi: arrivarono gli amici, i giochi, i litigi, le risate, e dal circondario quel piccolo giardino affascinava gli sguardi dei curiosi.

I piccoli crebbero e il giardino dei limoni accoglieva nuove generazioni e incanti gialli profumati; Isabella, la più piccola dei tre figli, ebbe in dono quel giardino tanto caro che, quando arrivò il momento di avviare una nuova attività, affiorò alla mente come risorsa preziosa.

Nel frattempo anche la figlia di Isabella, ereditato il proprio nome dalla nonna e ridefinito elegantemente “Tessa”, prende parte al progetto di accoglienza e inizia così a prendere vita il progetto tessa.zone, un insieme di luoghi legati a filo unico dal giardino dei limoni della discendenza femminile, eleggendo come principale sito di realizzazione e fiore all’occhiello proprio il giardino dei limoni.

Gli alberi originari sono stati temporaneamente protetti in una coltivazione ampia e controllata e per ogni sito del progetto tessa.zone questi vengono di volta in volta ripiantati per portare avanti quel pensiero delicato e così a lungo custodito del giardino dei limoni.